ICT nella PA 2022

La “Rilevazione sulle tecnologie dell’informazione e della comunicazione nelle Pubbliche amministrazioni” (indagine ICT nella PA) analizza la diffusione e il grado di utilizzo delle tecnologie dell’informazione e della comunicazione nelle pubbliche amministrazioni locali (PAL). Il questionario 2022 è suddiviso in sei sezioni riguardanti: informazioni strutturali e organizzative dell’ente, dotazioni tecnologiche e utilizzo di reti e connessioni, informatizzazione delle attività, utilizzo di servizi telematici per l’acquisto di beni e servizi, utilizzo di open data e riuso del software, livello di disponibilità dei servizi offerti sul sito web, introduzione di innovazioni tecnologiche avanzate e fattori che hanno inciso sul processo di trasformazione digitale dell’Amministrazione.

L’indagine ha coinvolto le pubbliche amministrazioni locali piemontesi, nello specifico: Comuni e Unioni montane di Comuni, Comunità montane, Province e Regione Piemonte. Sono stati intervistati 1.125 enti e il tasso di risposta è stato superiore al 90%.

Maggiore formazione ICT nelle Pal piemontesi

Nel 2022 la quota di dipendenti delle Pubbliche amministrazioni locali (PAL) piemontesi che svolgono prevalentemente attività relative all’informatica e alle tecnologie dell’ICT è pari al 2,89%, in leggero aumento rispetto al 2018 (2.42%).

Complessivamente più di 7.000 dipendenti delle PAL piemontesi hanno partecipato a formazione ICT raggiungendo una percentuale del 30%, un aumento considerevole rispetto al 2018 in cui la percentuale era intorno al 10%. In 5 province su 8, la quota di partecipanti a formazione ICT delle Pal piemontesi supera il 10%.

In particolare le Pal torinesi raggiungono una quota di partecipanti a formazione ICT che supera il 45%, un aumento considerevole rispetto al 2018 (circa 15%).

E’ stata molto significativa anche la partecipazione delle Pal piemontesi alla formazione eGov, in particolare per quanto riguarda le tecnologie e piattaforme: Cloud computing ( 22%), Digitalizzazione dei flussi e dei processi (30 %), eProcurement ( 35%) , SPID /PagoPA /ANPR (67%).

Attività delle PA sempre più informatizzate e più utilizzo del cloud

Rispetto alle 16 attività proposte all’interno del questionario, le amministrazioni piemontesi non adottano alcun tipo di informatizzazione nel 6,5% dei casi.

Quando le attività sono informatizzate, solitamente è previsto l’utilizzo di applicazioni specifiche e di database con la condivisione in rete telematica fra postazioni di lavoro di procedure, strumenti tecnologici e basi dati (in tutte le province si osserva un valore medio che supera il 50%, nel caso delle province di Alessandria, Verbano-Cusio-Ossola, Novara, Biella, Torino questo supera il 60%).

Meno diffuse sono invece le soluzioni di informatizzazione in locale e di informatizzazione con l’utilizzo di applicazioni comuni quali quelle di office automation.

Aumenta l’utilizzo del cloud computing nelle Pal piemontesi: mediamente usato dal 38% degli enti intervistati (28% nel 2018), che è maggiore nelle province di Novara e di Verbano-Cusio-Ossola dove supera rispettivamente il 47% e il 54%.

I risultati differiscono se si guarda alle amministrazioni più importanti: oltre il 90% dei comuni con più di 25.000 abitanti dichiara di utilizzare il cloud computing. Questo, verosimilmente, perché molti servizi Cloud richiedono una connessione ad Internet veloce, che è prerogativa dei comuni più popolosi (come si può notare dal grafico sulla distribuzione della fibra ottica).

Il 76% delle amministrazioni locali piemontesi hanno dichiarato di aver acquistato beni e servizi attraverso strumenti di e-Procurement, in linea con i dati del 2018. Anche qui il fenomeno è fortemente influenzato dalla dimensione dell’ente: siamo al 34% per i comuni sotto i 1000 abitanti, mentre tutte le città piemontesi con oltre 25.000 abitanti hanno utilizzato strumenti di e-procurement.

Molto basso il riuso del software: solo il 2% delle Pal piemontesi hanno dichiarato di far ricorso al riuso di software di altri enti.

Alta interattività dei servizi online

L’indicatore di interattività, che calcola la quota di servizi che mostra un livello di disponibilità online alto, mostra un punteggio medio del 45 % in tutte le province: un comune piemontese riesce mediamente a garantire un alto livello di interattività per metà dei servizi di sua competenza e forniti online.

La situazione è abbastanza uniforme in tutte le province. Solo alcuni comuni con oltre 25.000 abitanti si distinguono con un 100% di servizi forniti con alto livello di disponibilità online.

La modalità preferite dai cittadini per accedere ai servizi on line dell’amministrazione sono con carta di identità elettronica (67%) e identità digitale (77,42%).

Il 65% delle Pal piemontesi nel triennio 2020-2022 hanno risposto di aver effettuato interventi (tecnici, finanziari, normativi, ecc.) per migliorare i servizi online forniti dall’Amministrazione.

Il 67,67 % delle amministrazioni hanno affermato che questi interventi hanno aumentato la percentuale di richieste pervenute online sul totale di richieste dell’utenza (pervenute sia online sia attraverso canali tradizionali).

Il 85,21 % delle amministrazioni hanno affermato che questi interventi hanno semplificato le modalità di accesso e presentazione delle istanze.

Digitalizzazione

In generale, nel triennio 2020-2022 nel favorire il processo di digitalizzazione dell’Amministrazione hanno inciso particolarmente le Direttive provenienti dal governo centrale (Agid, Team digitale, ecc.) e locale , la Disponibilità di finanziamenti (governativi, europei, regionali, ecc.). La situazione è abbastanza uniforme in tutte le province.