DESI Index 2022

Il DESI Index (The Digital Economy and Society Index) è l’indice europeo utilizzato per riassumere la performance digitale dei paesi europei. L’edizione 2022 prende in considerazione 4 dimensioni chiave: connettività, capitale umano, integrazione delle tecnologie digitali e servizi pubblici digitali.

I risultati del DESI 2022, resi disponibili nel report della Commissione Europea, mostrano innanzitutto un progresso generalizzato degli Stati Membri nella loro trasformazione digitale. Si nota inoltre una convergenza verso l’alto nei livelli di digitalizzazione dei paesi, in particolare per quegli Stati Membri che negli ultimi anni occupavano le ultime posizioni: Italia, Polonia e Grecia sono i paesi ad aver migliorato di più i propri punteggi del DESI. Si confermano in testa alla classifica i paesi del Nord Europa, tra cui si distinguono Finlandia, Danimarca, Paesi Bassi e Svezia.

Si rilevano anche nel report alcuni punti di attenzione: – L’adozione di tecnologie cruciali come i big data e l’intelligenza artificiale è ancora alquanto limitata – Le competenze digitali risultano ancora limitate, questo potrebbe compromettere la crescita futura, accrescere i diari digitali e aumentare il rischio di esclusione digitale. – Servono più sforzi per lo sviluppo di un’infrastruttura di connettività capillare, in particolare per la tecnologia 5G (a partire da questa edizione del DESI non viene più monitorata la diffusione della rete 4G).

L’Italia è tra i protagonisti del report DESI 2022: tra i 27 Stati Membri dell’UE è quello che è cresciuto maggiormente nel periodo 2017-2022, arrivando alla diciottesima posizione con un punteggio pari a 49,3 rispetto alla media UE di 52,3. Nel 2021 occupava il ventesimo posto.
Nel report della Commissione Europea relativo al nostro paese, si rileva come negli ultimi anni le questioni digitali hanno acquisito attenzione politica, in particolare grazie all’istituzione di un ministero per l’Innovazione tecnologica e la transizione digitale, all’adozione di varie strategie chiave e al varo di molte misure strategiche. Si ricorda inoltre come il piano per la ripresa e la resilienza italiano, che è il più cospicuo d’Europa, offra i fondi necessari per accelerare la trasformazione digitale del paese.

I risultati 2022 dell’Italia dicono che:
– Il paese sta colmando il divario sulle competenze digitali di base, ma ancor oggi oltre la metà dei cittadini italiani non dispone neppure di competenze digitali di base. Inoltre, la percentuale degli specialisti digitali è inferiore alla media dell’UE e i tassi di iscrizione e di laurea nel settore ICT rimangono bassi.
– La dimensione connettività ha registrato progressi in termini di diffusione dei servizi a banda larga e di realizzazione della rete e il punteggio italiano si colloca sopra la media europea, ma rimangono carenze per quanto riguarda la copertura delle reti ad altissima capacità.
– I punteggi migliori arrivano dalla digitalizzazione delle imprese: il 60 % delle piccole e medie imprese italiane ha raggiunto almeno un livello base di intensità digitale. Si utilizzano in particolare i servizi cloud, mentre la diffusione dei big data e dell’intelligenza artificiale è ancora limitata.
– Ancora sotto la media UE l’offerta di servizi pubblici digitali, anche se si riducono le distanze rispetto alla media UE. Oltre al basso livello di disponibilità online dei servizi pubblici principali per imprese e cittadini, si rileva come solo il 40 % degli italiani faccia ricorso ai servizi pubblici digitali (rispetto a una media UE del 65 %). Quest’ultimo indicatore ha registrato però una crescita del 10% tra il 2020 e il 2022).