Recovery and Resilience Scoreboard

Come abbiamo già avuto modo di affrontare in un recente articolo i fondi europei del Recovery and Resilience Facility – lo strumento principale del piano di ripresa dalla crisi sanitaria NextGenerationEU – saranno nei prossimi anni una delle fonti di investimento principali per la transizione digitale. Rispetto all’obbiettivo minimo del 20% dei fondi da destinare alla transizione digitale, i 22 piani di ripresa e resilienza nazionali approvati finora hanno destinato oltre il 26% dei fondi a questo pilastro.

Come monitorare l’implementazione dei piani e il raggiungimento degli obiettivi e renderne conto ai cittadini europei? La Commissione Europea ha implementato a questo fine una nuova dashboard: la Recovery and Resilience Scoreboard. Di seguito alcuni dati relativi ai finanziamenti italiani nel digitale.

Il PNRR italiano prevede che una quota del 22,19% dei fondi venga destinato al pilastro della trasformazione digitale. Di questi risultano già stanziate le prime due tranche, divise in prestiti (2,46 miliardi di euro) e sovvenzioni (2,23 miliardi di euro). I pagamenti da parte dell’Unione Europea sono inoltrati al raggiungimento da parte dello Stato Membro di parte dei propri obiettivi. Per l’Italia risultano 173 obiettivi in campo digitale, di cui 151 legati agli investimenti e 22 legati alle riforme, al momento il 17% di questi risultano raggiunti.

Su cosa impattano questi finanziamenti? Nella dashboard vengono individuati una serie di indicatori che mostrano i progressi nell’implementazione del Piano di Ripresa e Resilienza e il raggiungimento degli obiettivi. Legati al pilastro digitale troviamo:
Ulteriori abitazioni collegati alla rete Internet tramite reti ad alta velocità, compresi 5G e reti a velocità gigabit.
Imprese supportate nell’adozione o nello sviluppo di prodotti, servizi e processi digitali, incluse tecnologie digitali avanzate quali l’automazione, intelligenza artificiale, cybersecurity e blockchain.
Utilizzatori di nuovi servizi, prodotti e processi pubblici digitali, in questo caso abbiamo i primi dati per l’Italia, con oltre 37 mila nuovi utenti.
Numero di partecipanti in educazione o formazione, viene ricompresa la formazione sulle competenze digitali.

Nelle analisi tematiche vengono poi presentati degli approfondimenti sui piani di ripresa e resilienza nazionali, illustrando le risorse messe in campo e gli avanzamenti nell’implementazione dei piani. Rispetto al pilastro della transizione digitale vengono approfonditi i seguenti temi:

Competenze digitali: la stima totale delle spese allocate dai piani nazionali nell’area “digitalizzazione del capitale umano” e di 25,7 miliardi di euro. L’Italia è in testa negli investimenti, con oltre 11 miliardi di euro dedicati al tema (pari a circa il 6% delle risorse del PNRR nazionale). Tra le misure principali troviamo il servizio civile digitale, la creazione di nuovi corsi universitari e dottorati in campo tecnologico, campagne di formazione online per dipendenti pubblici. Oltre agli interventi puntuali sono previste riforme strutturali, specialmente nei confronti del sistema educativo per avvicinarlo alle richieste del mercato del lavoro.

Servizi pubblici digitali: la stima totale delle spese allocate dai piani nazionali nell’area “E-government, servizi pubblici digitali ed ecosistemi digitali locali” e di circa 47 miliardi di euro; anche qui l’Italia guida con 17,6 miliardi di euro. Il piano include investimenti significativi per la digitalizzazione della pubblica amministrazione, la modernizzazione delle infrastrutture digitali, il rafforzamento della sicurezza informatica, l’interoperabilità delle basi dati e il miglioramento dei servizi pubblici digitali per cittadini e imprese. Tra gli interventi principali si citano il Polo Strategico Nazionale, la Piattaforma Digitale Nazionale Dati, un Security Operations Centre (SOC) nazionale, completamento e interoperabilità tra i Fascicoli Sanitari Elettronici regionali.

Parallelamente alla Recovery and Resilience Scoreboard si stanno sviluppando altri strumenti per monitorare l’implementazione dei piani nazionali e il raggiungimento degli obiettivi. Tra questi rientrano gli open data sull’avanzamento degli interventi e delle attività del PNRR e la dashboard Istat per il monitoraggio delle misure del PNRR attraverso gli indicatori di benessere e sostenibilità.